Un racconto di storia, lavoro e passione
Quando ho deciso di visitare questa cava non mi sarei mai aspettata di ricevere questa accoglienza, di sentirmi da subito così coinvolta nella storia di questo luogo. Si respira fin da subito l’ambiente familiare, la passione e l’orgoglio con il quale il proprietario porta avanti l’attività!
Le cave Fantiscritti si trovano nel cuore delle cave di marmo a Carrara e oltre ad essere un luogo di estrazione e lavorazione del marmo, è il luogo di una famiglia che al suo interno ha realizzato un museo a cielo aperto per volontà del proprietario Walter Danesi ben 40 anni fa.
Il museo vuole raccontare tutti i lati di questo mestiere, dall’aspetto tecnico all’aspetto sociale con le numerose difficoltà, dal passato fino ai giorni nostri.
Ogni oggetto e reperto all’interno ha una storia da raccontare…


Una curiosità! Il nome delle Cave Fantiscritti è dovuto ad un bassorilievo di epoca romana scolpito su una parete di roccia e raffigurante tre divinità (fanti) con sotto di esse una dedica in latino (scritti).
La visita inizia con l’arrivo al punto più alto di escavazione del marmo a quota 1000m a bordo di jeep 4×4. Arrivati in quota, in un panorama che dal monte arriva verso il mare, la guida ci ha spiegato le attuali modalità di lavorazione e taglio del marmo alternando aspetti più tecnici ad aspetti sociali ed umani del lavoro del cavatore, toccando temi legati alla sicurezza sul lavoro.

Tornati alla base, abbiamo proseguito con la visita al Museo a cielo aperto dove il proprietario ci ha raccontato l’aspetto più sociale del lavoro, di come era vissuto nel passato fino ai giorni nostri. Un racconto commovente, passionale e di grande ispirazione.
“Tutti conoscono il marmo, ma in pochi sanno come veniva scavato, trasportato e lavorato. Per questo nasce la Cava Museo Fantiscritti” Walter Danesi
Walter Danesi
Il Tour si è poi concluso con il racconto di Annalisa – @aspassoconlanna_visiteguidate – che ci ha fatto un geniale excursus sulla storia di Dante e sul suo rapporto con le Apuane e il marmo presente all’interno della Divina Commedia.
Ovviamente non si poteva non concludere con il pranzo a Colonnata ad assaggiare il lardo!

Consiglio vivamente la visita in questo luogo. Oltre a raccontare gli aspetti tecnici e pratici di questo lavoro, si raccontano storie di vita, di persone e di uomini che ci fanno immergere veramente nella loro realtà.
Per visitare la Cava, ti consiglio di andare direttamente sul loro sito e di mandare una mail per info. Organizzano spesso tour e visite, per cui, magari, hanno già qualcosa attivo!!
ciao, e al prossimo articolo!
Laura